miércoles, 24 de junio de 2009

Il ragazzo della mia migliore amica

Era uno di quei venerdí pomeriggio di settembre in cui non succede granché e non sai mai cosa fare. Uno di quei pomeriggi grigi e piovosi. Me ne stavo in casa a guardare la TV senza trovare niente di interessante . Squilló il telefonino, risposi: era Giada, la mia migliore amica, che mi disse che aveva appena litigato di brutto con Luca, il suo ragazzo. Luca lo conoscevo appena, sapevo che era uno che aveva la testa ovunque tranne che a posto. Giada disperata mi chiese di chiamare Luca per cercare di calmarlo e di fare in modo che facesse pace con lei. Con Luca non ci ho mai parlato tanto. Cosí Giada mi diede il numero, e da brava migliore amica le dissi che avrei provato a risolvere il problema. Chiamai e mi rispose una voce maschile calda, avevo subito riconosciuto che era quella di Luca. Mi disse che c’era rimasto male perché gli aveva dato dello stupido e pretendeva tanto da lui cose che non le poteva dare. Le voleva bene, mi disse, ma le sue pretese stavano diventando troppo asfissianti. Dissi a Luca che era meglio se ci vedevamo per parlarne. Quel fine settimana avevo casa libera, cosí lo invitai per una merenda quello stesso pomeriggio.
Pensavo che se ne avessimo parlato faccia a faccia avremmo risolto la questione tra lui e Giada piú rapidamente. Luca suonó al campanello ed io gli aprii la porta. Ero in pantaloncini e con un top scollato. Aveva portato due coca cole. Ci sedemmo sul sofá e Luca inizío a parlarmi del rapporto con Giada. Odio fare la consulente coniugale, ma si trattava della mia migliore amica. Avrei almeno dovuto provare ad ascoltarlo. Luca mi raccontó che il modo in cui Giada si incazzava con lui era estremo e che era arrivata a tirargli cose addosso. Faceva la vittima, poverino,conosco bene i caratteri di certi ragazzi; ma conosco bene anche il carattere di Giada. Se la fai incazzare non ti perdona. Cosí gli dissi di avere pazienza con lei, ma comunque se non la amava poteva lasciarla. Era libero, se voleva, di finire la relazione. Luca mi disse che non sapeva cosa fare ed era insicuro su come sarebbe finita con Giada. Quel suo atteggiamento da vittima inizió ad eccitarmi. Era un periodo in cui anche con Valerio le cose non andavano bene e c’eravamo allontanati per un pó.
Mi mancava il sesso. A parte quello che riuscivo a fare da sola, nella mia stanzetta. Ma non mi bastava. Cosí rimasi imbarazzata quando Luca, vedendomi bere dalla bottiglia della Coca, fissandomi il petto, mi disse:’Mi stai facendo avere pensieri cattivi sai?’. Gli chiesi cosa intendeva, e mi rispose che quel mio modo di bere la bottiglia gli aveva fatto venire voglia di una fellatio. Dissi a Luca di lasciar perdere, che c’era Giada per queste cose. Non potevo cedere col ragazzo della mia migliore amica. Ma era difficile nascondere il fatto che fossi molto eccitata di quella sua osservazione. Luca si mise le mani tra le gambe, dicendo che stava scoppiando e che se non avessi fatto nulla sarebbe andato in bagno. Gli dissi ‘E allora va in bagno. Maiale!’(ma segretamente lo volevo). Luca si alzó e fece per andare, ma io lo fermai di colpo. Restó in piedi davanti a me ed io seduta sul sofá. Gliel’ho tirato fuori, leccato, succhiato, mentre lui mi teneva la mano sulla testa spingendomela a sé sempre piú forte. Poi mi ha strappato il top e mi ha preso da dietro, montandomi come una puledrina sul sofá. Era troppo tardi ormai per fermare il gioco. Luca c’era riuscito. Ed io, dio come volevo sentire tutto il suo pene dentro me! Mi strinse i seni mentre mi montava da dietro, poi mi giró,mi aprí le gambe e mi penetró. Luca ansimava come un vero maiale, ed io non ero da meno.
Venne dopo neanche un quarto d’ora di sesso, il sofá era da lavare. Io restai bagnata e venni poco dopo di lui. Respiravamo ed ansimavamo a fondo. Stremati, ci guardavamo negli occhi, sapendo cosa avevamo fatto. Mi disse che con Giada avrebbe risolto tutto, ma ci promettemmo sul nostro sangue di non raccontare mai niente di quello che era successo. Restó il nostro segreto, ed io non dimenticai di salvare il numero di cellulare di Luca nella mia Rubrica. L’ho chiamato altre volte, ed altre volte é successo. Giada sa che ogni volta che litiga con Luca, se poi lui viene a parlare con me, tutto si risistema. Ma Giada non sa né mai saprá che ogni volta che Luca viene, io godo da morire.
Illustrazione : Attributed to Tomioka Eisen (1864-1905)ShungaSeries:

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